Emergenza idrica: come combatterla in cucina!

Il 17 giugno 2021 l’ONU ha lanciato l’allarme: il mondo rischia una crisi idrica del 40% già a partire dal 2030.
La notizia è stata diffusa in seguito al “Rapporto Mondiale delle Nazioni Unite sullo Sviluppo delle Risorse Idriche 2020”: il rapporto rivela che attualmente sono 4 miliardi il numero di persone nel mondo che soffrono di carenza d’acqua a causa del cambiamento climatico che ne ha ridotto sensibilmente la disponibilità.
Se da una parte, scrive il rapporto, diminuisce la disponibilità dell’acqua, dall’altro, aumenta la sua richiesta: nell’ultimo secolo, infatti, la richiesta d’acqua è aumentata di circa 6 volte a causa della crescita della popolazione mondiale e a causa dei processi produttivi industriali che ne richiedono una quantità sempre maggiore.

L’allarme lanciato dall’ONU è stato diramato a gran voce proprio in occasione della Giornata Mondiale della desertificazione allo scopo di sensibilizzare tutti a un uso responsabile di questa risorsa preziosissima che è l’acqua.

Da dove si comincia a risparmiare acqua? Secondo la nostra filosofia Kitchen Experience, la cucina non è più solo un luogo da abitare ma è un luogo nel quale fare pratica di attenzione all’ambiente, alla sua salute e alla salute di tutte le creature che lo abitano.
Nell’ottica di Plados Telma, la cucina è il primo luogo nel quale ciascuno di noi può mettere in campo piccole azioni quotidiane in favore della tutela del pianeta.

Vogliamo proporvi alcuni consigli per cominciare a risparmiare acqua in cucina e ad allungare il ciclo di vita di quella che utilizziamo.

Scegliere un miscelatore frangigetto è un ottimo modo per ridurre il getto dell’acqua: si tratta di miscelatori che con opportune tecnologie consentono di limitare la portata d’acqua.
Limitare la portata d’acqua è un ottimo punto di partenza ma non basta, ci sono piccoli accorgimenti che vi consentiranno infatti di non sprecarne più di quanta ne occorre.

Ad esempio, la verdura, gli ortaggi e la frutta, invece di essere lavati sotto l’acqua corrente, possono essere messi a bagno in una ciotola.
È preferibile anche smettere di usare l’acqua corrente per scongelare i cibi, usate sempre lo stesso accorgimento, mettete il cibo da scongelare in una ciotola con acqua tiepida.
L’acqua che avete utilizzato può essere poi conservata e utilizzata per lavare i piatti; basta aggiungere un po’ di detersivo. Anche l’acqua di cottura, della pasta o delle verdure, può essere utilizzata per lavare i piatti o per innaffiare le piante.
L’acqua che usiamo per lavare il cibo può essere utilizzata anche per lavare i pavimenti.
Basta aggiungere un po’ di limone, di aceto e bicarbonato, senza neppure ricorrere a detergenti chimici che peggiorano la qualità dell’aria che respirate in casa.
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Anche quando cuciniamo possiamo limitare il consumo di acqua. Al posto di lessare, ad esempio, possiamo cuocere al vapore. La cottura al vapore permette di cuocere più cibi contemporaneamente grazie al sistema a cestello e diminuisce notevolmente la quantità di acqua necessaria per la cottura.
L’acqua di cottura delle verdure può essere conservata in congelatore ed essere usata come insaporitore di pietanze.

In questo articolo vi abbiamo dato qualche piccolo consiglio per limitare il consumo di acqua in cucina e allungare il ciclo di vita dell’acqua che utilizzate per fare altro senza dover ricorrere a un nuovo consumo.

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